Nuova Riveduta:

Atti 23:1

Paolo, fissato lo sguardo sul sinedrio, disse: «Fratelli, fino ad oggi mi sono condotto davanti a Dio in tutta buona coscienza».

C.E.I.:

Atti 23:1

Con lo sguardo fisso al sinedrio Paolo disse: «Fratelli, io ho agito fino ad oggi davanti a Dio in perfetta rettitudine di coscienza».

Nuova Diodati:

Atti 23:1

Paolo, fissati gli occhi sul sinedrio, disse: «Fratelli, fino a questo giorno, io mi sono comportato davanti a Dio in perfetta buona coscienza».

Riveduta 2020:

Atti 23:1

Paolo, fissati gli occhi sul Sinedrio, disse: “Fratelli, fino a questo giorno, mi sono condotto davanti a Dio in tutta buona coscienza”.

La Parola è Vita:

Atti 23:1

Paolo davanti al tribunale ebraico.
Con gli occhi fissi su di loro, Paolo disse: «Fratelli, fino ad oggi ho vissuto la mia vita in buona coscienza davanti a Dio».

La Parola è Vita
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Riveduta:

Atti 23:1

E Paolo, fissati gli occhi nel Sinedrio, disse: Fratelli, fino a questo giorno, mi son condotto dinanzi a Dio in tutta buona coscienza.

Ricciotti:

Atti 23:1

Davanti al Sinedrio
Paolo, fissato lo sguardo sul Sinedrio, disse: «Fratelli, fino a questo giorno io son vissuto dinanzi a Dio in tutta buona coscienza».

Tintori:

Atti 23:1

Paolo davanti al Sinedrio
Allora Paolo, fissato lo sguardo sul Sinedrio, disse: Fratelli miei, io son vissuto in tutta buona coscienza dinanzi a Dio fino a questo giorno.

Martini:

Atti 23:1

Paolo dinanzi a' sacerdoti, e a tutto il consiglio dice al principe de' sacerdoti (il quale avea comandato, che gli fosse dato uno schiaffo), che egli è una muraglia imbiancata, ma li scusa, dicendo di non aver saputo, che quegli fosse il principe de' sacerdoti. Avendo detto, se essere Fariseo, ed essere in giudizio per la causa della risurrezione de' morte, ne nasce gran contesa tra i Farisei, e i Sadduccei. Il Signore la notte incoraggisce Paolo, predicatologli, che anche in Roma lo confesserà. Scopertasi una congiura di molte persone per togliere la vita a Paolo, il tribuno lo manda a Cesarea attorniato da' soldati al preside Felice con una lettera, che è qui riportata.
E mirato fissamente il sinedrio, disse Paolo: uomini fratelli, io con tutta buona coscienza mi son portato dinanzi a Dio fino a questo giorno.

Diodati:

Atti 23:1

E Paolo, affissati gli occhi nel concistoro, disse: Fratelli, io, fino a questo giorno, ho conversato presso Iddio con ogni buona coscienza.

Commentario abbreviato:

Atti 23:1

Capitolo 23

La difesa di Paolo davanti al consiglio dei Giudei At 23:1-5

La difesa di Paolo. Riceve l'assicurazione divina che si recherà a Roma At 23:6-11

I Giudei cospirano per uccidere Paolo, Lisia lo manda a Cesarea At 23:12-24

Lettera di Lisia a Felice At 23:25-35

Versetti 1-5

Osservate qui il carattere di un uomo onesto. Mette Dio davanti a sé e vive come se fosse al suo cospetto. Prende coscienza di ciò che dice e fa e, secondo il meglio della sua conoscenza, si tiene lontano da ciò che è male e si attiene a ciò che è bene. È coscienzioso in tutte le sue parole e in tutta la sua condotta. Chi vive così davanti a Dio, può, come Paolo, avere fiducia sia verso Dio che verso gli uomini. Sebbene la risposta di Paolo contenga un rimprovero e una previsione giusti, sembra che si sia arrabbiato troppo per il trattamento ricevuto nel pronunciarli. I grandi uomini possono essere messi al corrente delle loro colpe e le lamentele pubbliche possono essere fatte in modo appropriato; ma la legge di Dio richiede il rispetto per coloro che hanno autorità.

Riferimenti incrociati:

Atti 23:1

At 23:6; 6:15; 22:5; Prov 28:1
At 22:1
At 24:16; 1Co 4:4; 2Co 1:12; 4:2; 2Ti 1:3; Eb 13:18; 1P 3:16

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